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| LA DAMA DEL GIGLIO
La trama in breve: Dopo duecento anni, l'arcimaga Haramis, rinchiusa nella torre del perfido Orogastus, sa che il suo tempo è oramai finito e che è necessari eleggere qualcuno che le possa succedere. La scelta cade su Mikayla, una giovane ragazza che appartiene alla stirpe reale del Ruwenda. Sarà strappata al giovane amico, che tuttavia non la lascerà mai sola e con il quale resterà sempre in contatto tramite delle sfere magiche trovate nelle case che un tempo appartenevano agli Scomparsi.
Questo volume non costituisce il "continuo diretto" del precedente romanzo, ma è può essere vista come una storia che, pur mantenendo alcuni personaggi principali della saga, è tuttavia da considerarsi "collaterale".
Si riprendono le vicende ben 200 anni dopo la conclusione della prima avventura, e l'attenzione è focalizzata sulla più grande delle sorelle, l'arcimaga Haramis, l'unica oramai rimasta in vita che, essendo in punto di morte, si adopera per cercare un'altra fanciulla a cui lasciare i suoi sacri uffizi. Ma insegnare a Mikayla, una figlia della casata del Ruwenda, l'uso dei vari poteri e incantesimi non è semplice, in quanto al suo addestramento si intreccia la storia la storia d'amore della fanciulla con l'amico di infanzia.
E' anche questo un buon libro, tuttavia si concentra più sui personaggi che sull' intreccio, facendo spiccare la maturità acquisita dell'adepta e un cambiamento radicale della personalità di Haramis.
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