Capitolo2

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Aethra
view post Posted on 23/9/2005, 11:28




"Ma dove siamo finiti????" disse Anya evidentemente nervosa.
Presto si accorse della presenza di Black Raven, di Murrey e di un uomo che non aveva mai visto prima.
"BLACK RAVEN! Sei vivo anche tu? MURREY! Dove è il capitano? E chi è quell'uomo vicino a voi?"
"Il mio nome è la cosa meno importante ora come ora, comunque mi chiamo Olorin, e ho giurato di aiutarvi ad ogni costo, e voi, qual è il vostro nome è Anya a quanto vedo, molto bello, e sognate l'avventura sin da piccola, un nobile sogno, non lasciatelo morire mai!"
Meg si voltò verso Anya e gli altri. "Il capitano Guybrush è sparito. Siamo giunti qui Murrey ed io…"
"Mi ci hai trascinato a forza!" interruppe Murrey.
"Sì, è vero" disse la ragazza abbassando la testa prima di continuare:" Abbiamo perso il capitano Guybrush alle spiagge in cui siamo naufragati. Era sparito nelle acque e, da quel momento, non lo abbiamo più ritrovato. Siamo arrivati qui per cercarlo ed anche perché, da qui provenivano strani rumori. Ed ero curioso di sapere se fosse stato Guybrush la causa di tutto ciò. " spiegò a questo punto Meg.
"Ci siamo imbattuti in loro nel frattempo e, a quanto pare, condividono la nostra sorte" aggiunse guardando verso Olorin e verso il vecchio e le scimmiette.
"Anya, inoltre abbiamo scoperto che il nostro capitano è stato fatto prigioniero. Bisogna ritrovarlo." aggiunse Meg preoccupata.
"Allora che stiamo aspettando?!?" disse Anya leccando la lama della spada. "Andiamo a fare un bel massacro!"
Meg guardò Anya in quel momento e fece un sorriso.
"Certamente!" esclamò preparando la sua sciabola, che sguainò.
"Che fate? Venite con noi?" chiese la ragazza agli altri.
"Black Raven! A me non va proprio andare a salvare quel rimbambito di Guybrush ma verrò con te!" disse il teschio aggrappandosi alla manica di Meg.

"Benissimo, ora spiegherò il mio piano" disse Olorin
"Ehi calmo capo!" disse un marinaio della baleniera:" perché dovremmo aiutarvi, noi non siamo pirati! Ci basterà presentarci li e chiedere un passaggio"
Olorin sospirò: "Perché la marina ha l'ordine di uccidere chiunque si trovi sulle isole, dato che hanno tanta paura dei pirati.
Non faresti più di 2 passi davanti alla loro nave!
Se ci aiuterete dopo vi sbarcheremo dove vorrete."
Poi disse: "Bene il mio piano è prendere la nave di notte, quando tutti scendono nel campo provvisorio che hanno preparato per dormire, ma andiamo nella foresta vicino alla nave, vi spiegherò meglio"
"Subito..." disse Anya eccitata dall'idea di fare di nuovo una strage.
"E voi, mi seguite?" chiese a tutti
"Sì, io e Murrey ti seguiremo" proruppe Meg.
"E voi della baleniera?"
Gli uomini della baleniera alla fine dovettero optare per il sì. D'altra parte non avevano altra scelta che unirsi al gruppo se volevano lasciare l'isola.

Il gruppo seguì Olorin nella foresta.
Meg non sapeva quali potevano essere i piani di fuga di quel pirata incontrato da poco, per cui si limitò a seguirlo, trascinando con sé Murrey.
Il gruppo d'uomini arrivò in vista della radura.
"Il mio piano è semplice, ma efficace" iniziò Olorin: "e si poggia sul fatto che gli uomini del governatore passano la notte sulla terraferma, cosa che fanno sempre, perché gli pare più sicuro e comodo, saggi imbecilli!
Non dovremo fare altro che attaccare la nave stanotte, cogliere di sorpresa gli uomini di guardia sulla nave e scappare velocemente, e libereremo anche Guybrush, visto che le scimmie hanno visto che preferiscono non fargli toccare la terraferma per paura che scappi, una furbata dopo l'altra questi marinai eh?"
Poi aggiunse: "tutti d'accordo per stanotte?"
"Perché invece non massacriamo quei rozzi mentre dormono?" propose Anya.
"Alletterebbe anche a me passare al massacro. Così è anche più facile arraffare tutti i loro tesori. Devono essere molto ricchi e così ci si può sistemare per un bel po' di tempo. In effetti, la lama della mia sciabola non assaggia un po' di sangue di uomini da svaligiare da tanto tempo. L'idea di Anya mi pare molto buona. Guybrush sarà salvo e non avremo problemi se li ammazziamo qui, stanotte! E poi, sai che onore, che sarebbe, per un semplice mozzo come me salvare lo stesso il capitano! Black Raven, ti ringrazio per avermi salvato con gli altri: ti sei dimostrato valoroso, per cui sei un degno pirata e non un semplice mozzo qualsiasi!". Ben presto, dopo queste fantasticherie, Meg si rivolse agli altri con un tono di proposta:
"Andiamoci ora! Sai se fanno molti turni di guardia su quella nave?"
"Se lo facciamo ora sarà un bagno di sangue da tutt'e due le parti!" urlò alterato Olorin: "pagheremmo a caro prezzo una mossa azzardata, tanto più che gli uomini della baleniera sono armati alla buona, i marinai sono come minimo 200,tutti armati di carabina, cosa farai, respingerai i colpi con la tua sciabola? li caricherai cosi in fretta da non fargli sparare un colpo? Vi ricordo che ci servono uomini per governare la nave, e non cadaveri da seppellire.
Prendendoli di sorpresa risparmieremo di sprecare vite preziose, e avrete comunque modo di combattere per il controllo della nave senza importunare gli uomini stanziati a terra, e scappando oggi vi rifarete un altro giorno, uccidendo anche tutti i marinai al servizio di coloro che combattete.
Io ho parlato, riflettete e poi ditemi, e qualunque sia la vostra scelta vi accompagnerò, anche se non credo che questi marinai lo faranno se sceglierete di fare un massacro".

Meg volse allora lo sguardo verso Anya: "In effetti, ha ragione. Forse è proprio il mio desiderio di rivincita che mi porta a dire impulsivamente queste cose"
"Infatti è meglio che stai zitto, Black Raven" esclamò Murrey.
"Aaaaaahhhh!" esclamò contraddetta Meg verso il teschio. Zitto tu! tuttavia pensò, visto che non poteva ribellarsi.
"Anya, anche tu pensi che forse questa volta sia meglio seguire quello che dice Olòrin?" le chiese alla fine.
"Ma pensi davvero di dare retta a questo individuo? Perché dovremmo lasciare in vita quegli insulsi individui? L'unica cosa che faremmo sarebbe del bene all'umanità!" rispose Anya.
"Ne sono certo, che sarebbe meglio abbatterli adesso, tuttavia, ha anche ragione Olorin. Io, per quanto voglia far vedere le mie capacità, sono lo stesso un mozzo. Non so muovere una nave di tale portata, tu, Anya?
Io ho voglia di affermarmi, di uccidere questa gente spregevole che si crede di essere chissà chi e ci guarda dall'alto in basso per quello che siamo e di cui vado fiero…. Hanno anche un bel po' di grana tuttavia, pare!" le disse accennando un sorriso.
"Pensavo di passare al massacro solo dopo aver fatto i comodi nostri: aver liberato il nostro capitano, aver razziato tutto quanto, aver sfruttato le loro forza come equipaggio per scappare, visto che siamo rimasti in pochi ormai, aver fatto quel che ci pare a spese loro. Sequestriamoli, facciamoli faticare per scappare via da questa isola deserta, più di risorse che di gente, per fortuna! Poi li uccidiamo a modo nostro, che te ne pare?" propose Meg alla piratessa mascherata.
"Bah! Fate come vi pare! - disse Anya - La prossima volta per andarmene da un'isola mi rivolgerò alle scimmie!"
"Eh, no! Questa poi! Preferisci le scimmie piuttosto che avere a che fare con persone che cercano un modo per scappare di qui? Quelle non fanno altro che suonare…. Senza offesa, signor maestro! Tu però verrai con noi e ci aiuterai, vero?" chiese Meg camuffandosi ancora la voce.
Questa ragazza ha un caratterino piuttosto difficile! - pensò - Ma cosa mai le sarà capitato?!?
"Se preferisco le scimmie agli uomini! La risposta è si! Comunque verrò! Non ho altra scelta mi pare!" disse Anya senza scomporsi troppo.
Meg cercò di non sottolineare il suo stupore a sentire quella risposta, anzi, si rivolse a Olorin:
"pare che abbiamo raggiunto un accordo, bene o male. Ci condurrai da loro?"
"Sì, ma intanto che aspettiamo che sia sera vediamo cosa ci è rimasto per assaltare la nave e quanti uomini abbiamo per farlo. Cominciamo col contare gli uomini, poi conteremo le armi."
"Siamo solo in 5 e voi pretendete di assalire una nave senza fare massacri!" rispose Anya.

"Dipende dalla destrezza…." Disse accennando un sorriso Meg, per cercare di essere più ottimista. Poi continuò: "Siamo piuttosto esigui quanto a numero, ma spero che riusciremo a fare del nostro meglio. Non credo che ci sia molta altra gente su quest'isola: siamo solo noi. E' pure vero che credevamo di essere ancora meno persone, dopo il naufragio, ma poi abbiamo incontrato te, Olorin… e loro" disse indicando verso il maestro di musica e le scimmiette. Che le scimmiette possano in qualche modo aiutarci?!? Insomma, io sono venuto qui per sentire cos'era quel suono: potrebbe essere lo stesso un diversivo per quei marrani in quella nave. Quanto saranno coraggiose quelle scimmiette?!?" chiese Meg guardandole.
"ma potrebbero fare il grosso del lavoro, ma dovrei convincere Herman a farmele usare"
"Avresti la facoltà di convincerlo, allora, ad renderci le scimmiette come alleati? Potrebbero essere davvero un ottimo diversivo. Le scimmiette sono dispettose per natura. Chi meglio di loro può distrarre qualcuno, magari, rubandogli qualcosa e costringere, allora, a rincorrerle piuttosto che fare la guardia?!?" disse accennando un sorriso Meg.


"Bah!" disse Anya. Lasciare il nostro destino ad un esercito di scimmie! Certo sarebbero più utili di loro ma... bah! Meglio che faccia da sola!
"Aspettatemi qui!" La piratessa sgattaiolò vicino alla nave nemica ancorata lì vicino. Alcuni uomini erano scesi a terra per caricare un po' di scorte.
Anya si tolse la maschera e con il mantello si coprì la parte del viso sfregiata. In quel modo era bellissima. "Psss!" fece a uno degli uomini della nave che stava caricando. L'uomo vedendo una donna di tale bellezza chiamarlo si avvicinò senza indugio. Anya si fece seguire finché non fu lontana dalla vista di tutti. A quel punto prese la spada e gli tagliò la gola. Fece lo stesso con altri 4 uomini. Dopo di che gli tolse i vestiti e tornò dai suoi compagni.

"Ecco qui!" disse gettando a terra i vestiti. "Ciascuno ne indossi uno! Ora noi tutti andremo sulla nave facendoci passare membri della ciurma. E appena si fa notte liberiamo Guybrush, buttiamo a nave tutti i pirati che addormenteremo con questa!" Anya tirò fuori una fiala "La porto sempre con me: è incolore, insapore e getta tutti in un sonno profondo per almeno 5 ore. Una volta buttati tutti in mare salperemo con la loro nave! Questo è il mio piano!"

"Ok, ok," rispose Meg in un certo stato di imbarazzo. "E, quindi, dovremmo metterci questi vestiti?!? E quanta sostanza hai per farli addormentare?".
Meg cercava di dissimulare il suo imbarazzo: Io non mi spoglio davanti agli altri: non mi metto questi vestiti davanti a nessuno, nemmeno davanti ad Anya o addio copertura: vedrebbero le mie fasciature e che non sono Black Raven, come mi credono Troppe spiegazioni dovrei dare e troppa la voglia di non dirne.
Guarda tu se Anya mi doveva mettere in questa situazione…. Continuava a pensare mentre adocchiava un luogo in cui mettersi a posto indisturbata.
"Questa fiala sarà sufficiente. Basterà metterla nel pentolone del loro cuoco! Il capitano ovviamente mangerà del cibo a parte ma a lui ci penserò io..."
Detto questo Anya sparì fra i cespugli per cambiarsi.
Meg fece altrettanto inventando una scusa:
"Scusate, mi sembra di aver sentito un rumore laggiù.... Vado a controllare!".
La ragazza arraffò i primi vestiti che le erano capitati sotto mano, poi si andò a nascondere dietro alcuni alberi.
Si sistemò di nuovo le fasciature e si cambiò in fretta, per non destare troppi sospetti.
"Eccomi qui di ritorno!" esordì Meg, aggiustandosi meglio le maniche.

"Coraggio, andiamo!" disse Anya. Vestiti da membri della ciurma presero alcune provviste e le portarono a bordo della nave. Furono gli ultimi a depositarle nella stiva e una volta rimasti soli ebbero occasione di parlare. "Dobbiamo sgattaiolare in cucina!" disse Anya.
"Non c'è problema" disse placidamente Olorin, vestito da capomastro, "Segui me".
Detto questo salì le scale, entrò in cucina e disse: "Uomini! Mi è stato riferito che un sabotatore è a bordo per avvelenare tutti, io ed il mio assistente dobbiamo controllare le pietanze!"

Intanto Meg era sgattaiolata in cerca di dove avrebbe potuto trovarsi Guybrush
La cabina del capitano della nave…. Ovviamente si troverà lì, ma come si fa a passare inosservati per arrivare fino alla sua cabina? Andrò anche io verso le cucine. Magari riesco a far fuori un cameriere e sostituirmi a lui… complottò tra sé e sé la ragazza.

Intanto, grazie al trucco di Olorin, Anya stava versando il sonnifero nelle minestre. Quando ebbe finito fece cenno ad Olorin che potevano allontanarsi dalla cucina.

Alle parole di Olorin su un sabotatore sulla nave, si iniziò a creare un parapiglia. Quelli della ciurma iniziarono a sparpagliarsi in cerca del sabotatore. Meg si scontrò con uno di questi:
"Hai sentito? C'è un sabotatore quassù! Dove stai andando ragazzo?" le fu chiesto.
"Io? Sto andando a controllare se c'è qualcuno a prua, signore!" gli rispose imitando la voce maschile.
"Allora muoviti perché, se il capitano se ne accorge passeremo dei guai" le urlò l'interlocutore correndo verso poppa.
"In sala macchine! Presto! In sala macchine!" urlò un altro.
Meg andava contro corrente, cercando di mantenere la calma ma, al tempo stesso, non destare sospetti.
Chissà che avranno detto gli altri….. Sabotatore? Meglio così, almeno saranno indaffarati a cercare un fantomatico sabotatore piuttosto che pensare a noi! Pensò.
Vediamo, laggiù si va in sala macchine, qui si va verso le coperte, laggiù cosa ci sarà? Saranno lì le cucine? Continuava ad interrogarsi mentre si dirigeva proprio nella direzione delle cucine.
Intanto Olorin e Anya si nascosero sotto una scala, e quando un sottotenente passò lo fecero fuori con discrezione, e Anya si mise la sua divisa, quindi tutt'e due diressero i loro passi verso quella che sembrava la cabina del capitano, e una volta giunti li chiamarono Meg, che gironzolava li vicino.
Meg ascoltò un bisbiglio di qualcuno che la chiamava. Con fare molto vago ma scattante, la ragazza si accostò a loro: "Hey! Ecco dove eravate finiti! Io stavo andando verso le cucine: forse, spacciandomi per cameriere avrei potuto raggiungere la cabina del capitano della nave e, molto probabilmente, anche il nostro capitano. Avete avuto notizie di Guybrush? Che avete fatto nel frattempo?"

"Facciamo bussare Anya e facciamo finta che abbia informazioni importanti per il capitano, poi lo cattureremo e ce lo dirà lui!"
"Mi sembra una buona idea..." disse la ragazza con un ghigno "Ma se non vi dispiace entrerò io sola..."
"Cosa credi di fare da sola?"
"Non ho bisogno di un tutore! Tantomeno di uno come te!" rispose Anya.
Detto questo la ragazza andò dritta in direzione della cabina del capitano e con un calcio sfondò la porta.
"MA COSA?!?..." disse l'uomo.
"Comincia a dire le tue preghiere, capitano!" disse la ragazza e facendo roteare la spada corse verso il suo nemico.
L'uomo stava per cacciare un urlò d'allarme, ma in quel momento accadde una cosa strana, Olorin gli piombò in testa e lo stordì, lasciando stupiti i suoi compagni, dato che un momento prima era ben lontano dal capitano.
"CHE DIAVOLO VUOI FARE?!? VUOI TOGLIERMI TUTTO IL DIVERTIMENTO?!" gridò Anya e brandendo la spada staccò la testa al capitano. "Ora sì..." disse sorridendo.
Olorin si alzò e parve diventare mille volte più alto di Anya nel suo furore: "COSA HAI IN TESTA ?ORA GUYBRUSH LO DOVREMMO CERCARE DA SOLI, E SE NON LO METTIAMO AL SICURO NON POSSIAMO ATTACCARE!
PERCHE' FAI QUESTE COSE? COS' E' CHE TI SPINGE AD ESSERE COSI' SADICA?" Olorin scandì ogni parola, senza urlare, ma con una voce così carica di furore che sarebbe stato meglio che avesse affondato la nave a pugni, avrebbe fatto meno paura
"Questo rifiuto umano meritava solo di morire... come tutti gli uomini! Di' un'altra parola e farai la stessa fine!" disse Anya con tono minaccioso.
"Ma cosa credi che il mondo sia fatto solo di guerra?
magari quell'uomo ha una famiglia e dei figli che lo aspettano!
Ma alla sera non ti senti male sapendo che hai reciso altre vite? Non ti ritrovi i loro occhi pallidi e grigi davanti e gli urli di andare via? Mentre invece loro rimangono, a ricordarti che per colpa tua loro non sono tornati da chi li amava, da chi li poteva amare ancora, da chi li avrebbe amati.
Non amare l'uccisione fine a se stessa, non rallegrarti nel vedere il sangue del tuo nemico che bagna la terra.
Non puoi vivere nella morte, non è vita questa, trova qualcos'altro per cui vivere!"
"Un pirata una famiglia?!? Ma dove vivi?" Anya sorrise ironicamente. Poi avvicinandosi alla porta disse: "Allora? Andiamo a cercare il capitano, si o no?"
Olorin scosse la testa Chissà da dove arriva il suo odio, e così radicato che non riesco a capire cosa possano avergli fatto

Meg in quel momento piombò nella cabina del capitano: uno della ciurma la aveva trattenuta, scambiandolo per qualche amico che aveva debiti di gioco con lui. Affari di una bisca all'interno della nave che li ospitava la avevano trattenuta.. La ragazza riuscì a sbrigarsela tramortendo il sedicente con l'elsa della sua sciabola. Non appena riuscì a liberarsi vide la situazione in cui si erano messi Anya ed Olorin.
"E adesso? Cosa facciamo? Abbiamo un morto qui e un tramortito dall'altra parte, poco fuori la cabina del capitano. La cosa non passerà inosservata. Almeno siete riusciti ad estorcere informazioni sul capitano Guybrush?" chiese Meg ai due. Notando come le cose si erano messe, cercò una alternativa:
"Che Guybrush sia stato legato nella stiva della nave?" chiese senza scomporsi troppo.
"Io penso" disse Olorin:" che lo tengano nel quadro di poppa, ben lontano dalla santabarbara, in una cabina privata"
"E allora andiamo!" disse Anya.
Neanche finito di pronunciare quelle parole, Meg si incamminò in quella direzione.
Seguita dagli altri, i tre incontrarono altri marinai in scompiglio per la questione del sabotaggio. Tutti erano in movimento, soprattutto in direzione della stiva della nave. Molti andavano di corsa proprio verso la santabarbara, per armarsi contro un eventuale sabotatore, mentre altri si calarono fuori dalla nave con delle corde, per controllare che non fosse stata procurata nessuna falla.
"Stanno tutti sul chi va là, a quanto sembra, tutti tranne quei tre marinai" disse Meg facendo un cenno con il capo verso tre marinai che parlottavano tra loro, preoccupati, nei pressi del luogo in cui i tre pirati erano diretti.
"Questi marinai hanno l'aria di fare proprio la guardia a qualcosa. Chissà a cosa: forse al loro tesoro o forse al nostro capitano" disse Meg guardando entrambi e fissando lo sguardo, alla fine, verso Anya.
"Ok, vediamo prima se fanno la guardia al vostro capitano" disse Olorin poi si avvicinò e chiese: "Come sta il prigioniero marinai?"
"all'ora di pranzo era a posto, ora non so, ma scusi mastro chi l'ha mandata?"
"Il capitano, ci teneva a saperlo, ora scusate ma ho da controllare che questo fantomatico sabotatore non distrugga i cannoni.
Buona giornata"
"Quale sabotatore?" chiese l'uomo.
"Oh, niente, di sicuro qualcuno ha messo in giro una voce per divertirsi un po' a creare scompiglio, e se scopro chi è stato gli faccio ramazzare il ponte per quaranta giorni.
"Se ci fosse stato davvero un sabotatore a quest'ora l'avremmo trovato"

"Mmmmm forse sarà meglio controllare che il prigioniero sia ancora al suo posto!" detto questo la guardia tirò fuori le chiavi, aprì la porta ed entrò nella cella. Guybrush era lì, legato come un salame.

"ANYA! - disse - che ci fate qui?"

La piratessa si diede una manata sulla fronte, poi prima che la guardia potesse fiatare lo trafisse con la sua sciabola.
Olorin e Meg agguantarono gli altri due, e li portarono dentro la cella, quindi Olorin disse: "Presto, vestiamoci con i loro vestiti e usciamo sperando che nessuno si sia accorto di niente, le spiegazioni a dopo e....."si voltò:"....i miei ossequi capitano Guybrush"
"Chi sei tu? Dove è Murrey?" chiese Guybrush.
"Era un po' difficile portare quel chiacchierone a bordo, ma aspetti stasera e le spiegherò tutto, intanto..."Olorin tirò fuori il coltello e liberò Guybrush:"...è libero, ma non esca da qui, ora usciamo, o sospetteranno" e aprì la porta sgusciando fuori.
Era passata l'ora di cena e il sonnifero cominciò a fare effetto...

"Buttiamo tutti in mare e prendiamoci la nave!" suggerì Anya "Ne abbiamo bisogno!"
"Aspetta chiamo gli altri" sussurrò Olorin, poi fece il verso di una scimmia notturna.
Subito delle nere figure cominciarono a salire dai bordi della nave.
"Ancora con queste scimmie!" disse Anya alzando gli occhi al cielo.

Meg non fece caso alla scimmia, sentì una voce che si lamentava di qualcosa non molto scanditamente. Era Murrey, che Meg Lanciò a Guybrush pensando che lo prendesse.
"Che Modi, Black Raven!" si lamentò il teschio, preso al volo da Guybrush.
"Poche parole! Dobbiamo andare via di qui prima di trovarci tutta la nave alle costole, capitano, venga!" lo esortò la ragazza che si era messa, sopra il primo travestimento i vestiti di una delle due guardie. I vestiti le stavano anche larghi.

"Ammassate i corpi a prua e salpiamo, li butteremo fuoribordo dopo aver fatto almeno due miglia" disse Olorin
Così fecero

 
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